Le strategie e le iniziative per ispirare le giovani donne nel mondo della tecnologia

Quello tra donne e tecnologia è un rapporto a tratti ambiguo. Nonostante le donne abbiano fatto grandi passi avanti nella partecipazione all’istruzione superiore, sono ancora sottorappresentate in ambito STEM: come conferma lo studio globale condotto dall’UNESCO, solo il 30% delle ragazze sceglie un percorso di studi legato a queste materie. E restano così una minoranza nei settori dell’Industria 4.0, nonostante ci si trovi nel mezzo di una rivoluzione tecnologica che soffre di una carenza di competenze in tutti i settori tecnologici coinvolti in questa trasformazione. Servono più talenti per affrontare le sfide in agenda che devono contrastare il cambiamento climatico e i suoi effetti, così come per studiare e attuare modelli di sviluppo sostenibile. Eppure, nonostante la domanda sia alta, le donne che rispondono sono meno della metà degli uomini.

Promuovere il Women Empowerment

Per avvicinare le donne a carriere nel mondo tecnologico, è fondamentale adottare strategie mirate che da un lato possano abbattere le barriere culturali e dall’altro creino opportunità. Strategie progettate per motivare, sostenere e fornire le risorse necessarie alle ragazze, aiutandole a vedere un futuro possibile e gratificante nel mondo tecnologico. I fronti sui quali è possibile e doveroso muoversi sono diversi.

L’11 febbraio è stata scelta come la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza per promuovere il Women Empowerment e l’uguaglianza di genere. Una data importante che in Italia conclude la Settimana nazionale delle discipline STEM. Celebrazioni e campagne di sensibilizzazione mirate a sfidare gli stereotipi di genere e a promuovere modelli di ruolo femminili servono a sottolineare l’importanza della piena partecipazione delle donne. Incoraggiano a esplorare il mondo tecnologico, e a considerare carriere che siano in prima linea nel processo di rivoluzione tecnologica in atto.

Avvicinare le giovani donne alla tecnologia fin da piccole

La sensibilizzazione in ambito scolastico è fondamentale ma va accompagnata da iniziative concrete. Incrementare le attività in ambito STEM fin dalle prime fasi dell'istruzione contribuisce a stimolare l'interesse e la curiosità per le invenzioni tecnologiche. Programmi scolastici che includono coding, robotica e scienza dei dati fin dalla scuola primaria possono aiutare a normalizzare la presenza femminile in questi campi, ampliando la base di talenti disponibile per l'innovazione e riducendo gli stereotipi di genere associati.

Un esempio di successo è rappresentato dalla RoboMind Academy. La piattaforma offre corsi in Computational Thinking per studenti a partire dagli 8 anni di età, per imparare a programmare direttamente da casa o a scuola. Il programma educativo introduce i bambini ai concetti fondamentali della programmazione, della robotica e del pensiero computazionale in modo divertente ed educativo, sottolineando l'importanza di sviluppare queste competenze fin da piccini. L’avvicinamento al mondo tecnologico si concentra sull'apprendimento pratico, con la possibilità di sperimentare la programmazione attraverso progetti reali. Questo approccio “Hands-On” stimola l'interesse e la curiosità per la tecnologia, oltre a sviluppare abilità critiche come Problem Solving, pensiero logico e creatività. Programmi del genere dimostrano l'efficacia dell'introduzione precoce alla tecnologia nell'istruzione primaria, preparando bambini e bambine a diventare i futuri innovatori, senza pensare a differenze di genere.

Come collegare studentesse e professioniste

Aumentare la visibilità di donne di successo nel settore tecnologico è essenziale per diffondere la consapevolezza che la realizzazione femminile in ambito Stem è una realtà tangibile e concretizzabile per chiunque. Ma non è sufficiente, oltre alla visibilità serve anche l’accessibilità. Programmi di mentoring sono fondamentali per fornire supporto, guida e incoraggiamento alle giovani donne interessate al mondo tecnologico. I programmi che collegano studentesse e professioniste esperte sono preziosi perché rappresentano un aiuto concreto per esplorare i percorsi di carriera, offrono consigli pratici e rafforzano la fiducia in se stesse. Conferenze, workshop e profili sui media che celebrano le donne nel mondo tecnologico possono ispirare le ragazze a seguire le loro orme.

MentorNet di Great Minds in STEM è un ottimo esempio di come un programma di mentorship anche virtuale può connettere studenti con professionisti attraverso mentoring one to one. Progettato per supportare gli studenti, è un’opportunità di networking, approfondimenti sull'industria e accesso a mentori esperti che possono offrire guide, consigli e incoraggiamento. Gli studenti possono esplorare diverse carriere STEM, sviluppare competenze professionali e costruire reti importanti per il futuro professionale. La struttura virtuale di MentorNet permette una flessibilità significativa, rendendo la mentorship accessibile a studenti di tutto il mondo, superando barriere geografiche e di genere, consentendo un’ampia partecipazione.

Creare opportunità genera benefici a cascata

Va detto, che è necessario creare opportunità concrete per le giovani donne anche durante il percorso formativo. Borse di studio, corsi online gratuiti e bootcamp di programmazione possono abbattere le barriere economiche e di accesso all'istruzione tecnologica, se sono progetti inclusivi e accoglienti. Creare opportunità di stage, tirocini e posizioni lavorative che siano apertamente supportivi nei confronti delle donne facilita il loro ingresso nel mondo tecnologico.

Anche per le aziende è vantaggioso adottare politiche di inclusione e diversità che promuovano un ambiente di lavoro equo e stimolante. Settori come l'informatica, l'ingegneria e la ricerca scientifica sono motori chiave della crescita economica. Aumentando la presenza femminile in questi campi, si stimola l'innovazione e si contribuisce alla competitività nazionale.

L’incontro tra donne e tecnologia e una partecipazione attiva femminile nel mondo tecnologico ha un impatto economico significativo. Così come genera benefici di tipo sociale: le carriere STEM offrono salari superiori a quelli di altri settori, promuovendo l'indipendenza economica delle donne che ancora oggi è un miraggio per una su due.

All’estero troviamo numerosi esempi di aziende che si distinguono per il supportare delle donne nel settore Stem attraverso programmi di stage e tirocini. Si tratta di iniziative - come quelle di McMaster-Carr, azienda di e-commerce in cui la diversità è un fattore chiave di successo e crescita, di Electronic Arts, leader globale nell'intrattenimento digitale interattivo, o di Evonick Industries, un colosso tedesco nel settore dei prodotti chimici - che facilitano l'ingresso delle donne in campi scientifici e tecnologici, offrendo formazione in ambienti inclusivi, mentoring e opportunità di crescita.

Esempi di successo anche in Italia

Le iniziative non mancano nemmeno nel nostro Paese. Bending Spoons ha recentemente lanciato un programma di formazione in ingegneria del software per donne, con l'obiettivo di ridurre il divario di genere nell'industria tecnologica e aiutare le donne a sviluppare competenze tecniche nel settore. C’è Leonardo che supporta lo sviluppo professionale attraverso programmi di stage e tirocini che forniscono esperienze pratiche nel settore della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza. E ci sono le iniziative di Enel Energia che da anni si impegna a promuovere la parità di genere, supportando il connubio tra donne e tecnologia attraverso diverse iniziative, inclusi programmi di mentorship e stage, per aiutare le giovani a entrare e progredire nel settore energetico e tecnologico.

Il futuro è nella collaborazione

La collaborazione tra settore educativo, aziende tech, organizzazioni non profit e governo è fondamentale per creare un ecosistema di supporto che incoraggi le donne alle carriere nel mondo tecnologico. Le partnership possono amplificare l'impatto delle iniziative, condividere risorse e conoscenze, verso l'obiettivo comune di ridurre il divario di genere. Un esempio eccellente lo porta la Fondazione L’Oréal che da oltre 20 anni lavora con l’UNESCO per aiutare un maggior numero di scienziate a raggiungere l’eccellenza scientifica. Con i programmi L'Oréal-UNESCO For Women in Science vengono supportate più di 250 giovani ricercatrici di talento, e vengono sostenute le donne in periodi cruciali della carriera, durante gli studi di tesi o post-dottorato.

Questi esempi mostrano che le aziende possono svolgere un ruolo decisivo nell’avvicinare donne e tecnologia. Ma dobbiamo ricordare che c’è ancora molto da fare, soprattutto in Italia, per raggiungere una vera uguaglianza di genere nella scienza. Costruire un mondo in cui le ragazze sono incoraggiate a studiare le materie STEM, dove le donne trovano sostegno nel coniugare lavoro e maternità, e dove la professionalità viene giudicata solo in base al merito e al potenziale, è possibile. Ma serve impegno condiviso.

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