Tutto sul rapporto tra donne, sostenibilità e logistica

Negli ultimi anni, il settore della logistica ha intrapreso un percorso di trasformazione radicale, orientandosi sempre più verso pratiche sostenibili. Questo cambiamento, necessario per rispondere alle sfide ambientali e alle crescenti esigenze di un'economia globale, trova un alleato inaspettato ma potente nella forza lavoro femminile. Vediamo di capire in che modo l'inclusione e la valorizzazione delle donne nel settore logistico possono rivelarsi cruciali per accelerare e sostenere la transizione verso la sostenibilità.

Obiettivo sostenibilità nel settore logistica e trasporti

Il settore della logistica e dei trasporti, tradizionalmente energivoro e impattante sull'ambiente, con l’emergenza di una crisi ambientale globale deve avviare politiche aziendali concentrate sulla sostenibilità e modelli di comportamento radicalmente trasformati. Pressato dalle normative ambientali, dalle aspettative dei consumatori e dalla necessità di ridurre i costi operativi, il settore logistico adotta tecnologie verdi, ottimizzando le rotte di trasporto e riducendo gli sprechi. Questa transizione verso la sostenibilità include l'adozione di veicoli elettrici, l'uso di sistemi di gestione avanzati per ottimizzare le consegne e la riduzione dell'impronta di carbonio. Il settore è in fermento, quindi, ma le donne partecipano?

2. Quote rosa nella logistica: perché non crescono?

Quello della logistica è sempre stato un campo a prevalenza maschile, e purtroppo la disparità tra uomini e donne in Italia è in aumento. A livello globale, la presenza femminile nella logistica sembra assestata attorno al 23-25% della forza lavoro, mentre in Italia, le quota rosa nella logistica e nei trasporti secondo l’Istat sono del 22%, poco più alte della media europea (21,8%). Il problema è che, sempre in base alle analisi Istat, dopo sette anni di stabilità al 57% il tasso di disparità è cresciuto dell’1,5% raggiungendo quota 58,1%. All’interno di numeri in calo, si ha un piccolo segnale di miglioramento nella logistica femminile tra le posizioni di conduttori di veicoli, macchinari mobili e di sollevamento.

Dal quadro emerso con il sondaggio annuale di Gartner, ‘Women in Supply Chain’, c’è una crescita delle quote rosa anche nella Supply Chain che passano dal 39% del 2022 al 41% odierno, con un incremento della rappresentanza femminile nei ruoli di comando. Una maggiore presenza di donne nei ruoli di Leadership fa ben sperare nel futuro, perché dovrebbe comportare una propensione all’assunzione di forza lavoro femminile a tutti i livelli dell’organizzazione e generare un circolo virtuoso.

Purtroppo, secondo l’indagine di Gartner, i ruoli operativi offerti dalle aziende del settore logistica e trasporti hanno poco appeal sulle donne. Il grosso ostacolo che si frappone per la crescita delle quote rosa in questo settore è la mancanza di flessibilità. E solo una piccola parte aziende leader della Supply Chain ha attivato iniziative specifiche che possono rendere la logistica più femminile.

3. Più logistica femminile per una logistica sostenibile

Che le donne siano risorse fondamentali per lo sviluppo di ogni impresa è un dato di fatto avvalorato da numerosi studi. E anche nel settore della logistica e dei trasporti le quota rosa offrono prospettive diverse e competenze uniche. Anche perché le donne sono più inclini ad adottare e promuovere pratiche eco-compatibili e a sviluppare soluzioni innovative per ridurre l'impatto ambientale.

Secondo i dati forniti dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) in merito agli studi sul nesso genere-ambiente, donne e uomini operano scelte differenti in tema ambientale. Emerge infatti che le donne siano più attente al riciclo e alle scelte ecologiche. Le donne hanno un atteggiamento più green anche in fatto di trasporti, sia in termini di quantità che di qualità. Come suffragato anche da ricerche condotte dall’Università di Oxford, sono ancora le donne quelle più attente alle novità sulla realizzazione di prodotti a basso impatto ambientale, e più sensibili nella ricerca di soluzioni per migliorare il trasporto di merci utilizzando energia pulita per azzerare i combustibili inquinanti.

Con una visione della logistica al femminile il settore può arricchirsi di prospettive diverse, utili per affrontare il tema scottante della sostenibilità, fornire stimoli e confronti che sono il punto di partenza di ogni soluzione innovativa. Come in ogni altro settore, la diversità di genere porta vantaggi e contribuisce al successo aziendale. La presenza femminile porta a una comunicazione empatica e a una collaborazione efficace nei gruppi di lavoro con una maggiore attenzione al dettaglio.

Grazie a tutte queste competenze le donne sono in grado di offrire un valore significativo in ambiti come la gestione dei magazzini, dei trasporti e delle spedizioni dove l’utilizzo di nuove tecnologie basate su digitalizzazione e automazione rimuove ogni alibi alla convinzione che si tratti di attività di prerogativa maschile.

Logistica femminile e sostenibilità: le aziende che investono

Le aziende che credono nella promozione delle quote rosa nei settori logistica e trasporti e vogliono accelerare il passo in fatto di sostenibilità, investono nella formazione con l’attuazione di programmi mirati allo sviluppo delle competenze necessarie e con politiche di flessibilità lavorative che aiutano a conciliare lavoro e famiglia. Per incoraggiare l’universo femminile a entrare nel mondo della logistica è necessario, infatti, che le aziende creino ambienti di lavoro inclusivi e che si attivino per superare quei pregiudizi culturali che innalzano una barriera. Non è vero, per esempio, che le donne non sono adatte ai lavori manuali e pesanti o che non sono disposte a fare i turni e a viaggiare. Mentre è vero che si attribuisce solo alla donna la responsabilità di cura della famiglia - casa, figli e anziani-, che la retribuzione per le donne è più bassa, e che il settore dei trasporti e della logistica venga dipinto come ostile alle quote rosa.
Una politica lungimirante attuata da aziende che sanno gestire il capitale umano, con strategie aziendali innovative, tecnologie innovative e sensibilità di green può modellare l’intero settore e guidarlo come un faro che illumina il percorso verso la vera modernità. Lo dimostra l’esempio di alcune aziende leader nel settore che stanno ottenendo risultati significativi e la testimonianza di giovani donne come Daniela che, dopo avere partecipato all’Academy di FIEGE Logistics e Gi Group, oggi è una Team Leader soddisfatta.

●      In FERCAM, uno dei principali operatori logistici europei, le donne rappresentano il 42% sulla composizione totale di collaboratori. Anche in termini di recruitment, ci sono sempre più donne che presentano la candidatura per ruoli di carattere operativo o tecnico.

●      DHL, uno dei giganti della logistica, con l’iniziativa GoGreen mira a ridurre a zero le emissioni di gas serra correlate alla logistica, entro il 2050. Parallelamente, lavora per aumentare la presenza femminile in tutti i livelli dell'organizzazione.

●      FedEx è un altro esempio di come la diversità di genere possa guidare l'innovazione sostenibile. L'azienda ha promosso attivamente le donne in posizioni di leadership, riconoscendo che una prospettiva diversificata è essenziale per lo sviluppo sostenibile. E ha implementato le iniziative per ridurre l'impatto ambientale, come l'uso di veicoli elettrici e la riduzione delle emissioni. UPS è impegnata sia nella sostenibilità ambientale che nell'empowerment delle donne. L'azienda ha investito in veicoli elettrici e ha adottato strategie per ottimizzare le rotte di consegna, riducendo l'impronta di carbonio. Ha programmi per promuovere le donne in ruoli di leadership e per creare un ambiente di lavoro inclusivo.

●      Maersk, leader nel settore del trasporto marittimo e della logistica, sta investendo in navi alimentate a energia pulita e in soluzioni innovative per ridurre l'impatto ambientale. Inoltre, si sta concentrando sulla parità di genere, con l'obiettivo di aumentare significativamente la rappresentanza femminile a tutti i livelli.

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