I lavori del futuro per le donne sono nel settore ICT e nel digitale
Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente, con la trasformazione digitale che crea nuovi lavori per donne e uomini. Tuttavia, nonostante le crescenti opportunità nel settore ICT (Information and Communication Technology), persiste ancora un significativo divario di genere. In Italia, solo il 16% dei lavoratori ICT sono donne, una percentuale al di sotto della media europea del 17-18%. A livello continentale, le donne rappresentano appena il 19% dei professionisti ICT, contro l'81% degli uomini.
Il Gender gap è dovuto a molteplici fattori, tra cui stereotipi di genere radicati, barriere socio-economiche e la mancanza di modelli di riferimento femminili. Molte ragazze non considerano le professioni tech come una scelta di carriera percorribile, anche a causa di pregiudizi che vedono questi lavori futuri come prevalentemente maschili. Eppure, lavorare nel digitale offre grandi opportunità per le donne, con nuovi lavori in rapida crescita nel settore ICT.
Per colmare il divario di genere e attrarre più talenti femminili in questi ambiti, sono necessari sforzi congiunti da parte di aziende, istituzioni educative e società nel suo complesso. Solo promuovendo l'uguaglianza di genere e abbattendo barriere culturali, sempre più donne potranno affermarsi con successo nelle professioni tecnologiche del futuro.
Le professioni ICT richieste dalle aziende: quali competenze servono
Tra le figure professionali più ricercate nel settore ICT, troviamo diverse specializzazioni che richiedono competenze tecniche avanzate e una formazione specifica. Sono i nuovi lavori per donne che nel futuro daranno grandi opportunità di carriera e indipendenza economica. Ecco alcune delle figure professionali più richieste:
● Software Developer: serve una laurea in informatica, ingegneria del software o discipline affini, oppure una formazione tecnica specifica tramite bootcamp o corsi intensivi.
● Data Scientist: laurea in informatica, statistica, matematica o data science.
● Cybersecurity: laurea in informatica, ingegneria informatica o sicurezza IT, oltre a certificazioni specifiche del settore.
● Cloud Computing Specialist: laurea in informatica, ingegneria o discipline scientifiche, con successiva specializzazione in cloud computing.
● Artificial Intelligence Specialist: laurea magistrale o un dottorato in informatica, ingegneria, matematica o statistica, con una forte specializzazione in AI e machine learning.
In conclusione, le professioni ICT più richieste richiedono una solida formazione tecnico-scientifica e un continuo aggiornamento sulle tecnologie più innovative. Le aziende sono alla ricerca di figure altamente specializzate, in grado di guidare la trasformazione digitale e creare valore attraverso l'uso strategico dei dati e delle tecnologie all'avanguardia. Puoi scoprire quali sono le posizioni aperte nel settore ITC, visitando la sezione Trova il tuo Lavoro di Women4.
La situazione attuale e le prospettive per le donne nell'ICT
Nonostante i progressi degli ultimi anni, la presenza delle donne nel settore ICT rimane ancora limitata. In Italia, le donne che scelgono di lavorare nel digitale rappresentano solo il 16% dei lavoratori ICT una percentuale di poco al di sotto della media europea che collocandosi tra il 17-18% è ancora molto bassa.
Nell'ultimo anno, però, il numero di donne che svolgono mestieri digitali in Italia è aumentato del 20% facendo ben sperare per un futuro dalle prospettive che sulla carta possono essere promettenti per l'occupazione femminile nell'ICT. Si stima infatti che entro il 2026 saranno richiesti 2,1-2,3 milioni di occupati con competenze digitali, una domanda crescente e trasversale da parte di imprese e pubblica amministrazione.
Questa tendenza rappresenta un'importante opportunità per le donne che vogliono lavorare nel digitale, sia per poter fare carriera con i nuovi lavori del futuro, sia per portare diversità e innovazione nei team tecnologici del settore ICT, attualmente a netta maggioranza maschile.
Le iniziative europee per aumentare la presenza femminile in ICT
Per cogliere appieno le opportunità dei nuovi lavori per donne nel digitale, è necessario abbattere stereotipi e barriere culturali che ancora frenano l'accesso delle ragazze a percorsi di studio e carriere in ambito ICT. Servono iniziative per avvicinare le studentesse alle materie STEM, promuovere role model al femminile e favorire l'inclusione delle donne a tutti i livelli, dal coding alla leadership.
L'Unione Europea sta promuovendo attivamente iniziative per aumentare la presenza femminile nel settore ICT, sia attraverso finanziamenti mirati, sia con azioni di sensibilizzazione e networking per abbattere le barriere e gli stereotipi che ancora frenano l'accesso delle donne a queste professioni altamente innovative che saranno i nuovi lavori del futuro.
Il programma Europa Digitale 2021-2027 ha lanciato un bando specifico nel 2024 sulle competenze digitali avanzate, con l'obiettivo di rafforzare la partecipazione delle ragazze e delle donne nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il bando Girls and Women in Digital mira a identificare gli ostacoli che le donne incontrano nelle carriere ICT, mostrare azioni pratiche per migliorare la loro rappresentanza e creare una rete di competenze.
La Commissione Europea ha adottato la dichiarazione Women in Digital che fissa l'obiettivo di raggiungere la parità di genere nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Eventi come Girls in ICT mirano ad avvicinare le giovani donne alle materie STEM fin dalla scuola.
Eugain, il network europeo per l'equilibrio di genere nell'informatica, lavora per migliorare l'equilibrio di genere nell'informatica a tutti i livelli, creando una rete europea di colleghi che lavorano per l'uguaglianza di genere nei loro paesi e comunità di ricerca.
Strategie per un futuro tecnologico inclusivo
Il settore ICT ha bisogno del talento femminile per guidare l'innovazione e affrontare le prossime sfide e partecipare ai lavori del futuro. Le donne possono portare diversità di prospettive, creatività e capacità di problem solving nei team tecnologici, contribuendo a sviluppare soluzioni più inclusive e rispondenti alle esigenze di una società digitale. Tuttavia, per attrarre e trattenere più donne nelle professioni tech, servono sforzi congiunti da parte di aziende, istituzioni educative e società nel suo complesso.
È necessario abbattere stereotipi e barriere culturali che frenano l'accesso delle ragazze a percorsi di studio e carriere in ambito ICT. Questo richiede un cambio di paradigma a tutti i livelli: dalla scuola, con iniziative per avvicinare le studentesse alle materie STEM, all'università, con programmi di orientamento e sostegno per le laureate in discipline tecnico-scientifiche, fino al mondo del lavoro, con politiche aziendali inclusive e modelli di leadership al femminile.
Solo offrendo opportunità di formazione continua e modelli di riferimento a cui ispirarsi, con il supporto di una rete di mentor e una maggiore visibilità dei successi delle professioniste tech, sempre più giovani donne saranno incoraggiate a intraprendere carriere nell'informatica e nelle tecnologie digitali.