La guida completa ai corsi di formazione e ai percorsi di studio per donne che vogliono diventare meccaniche

Se oggi una donna si domanda come si fa a diventare meccanico è perché il settore della meccanica sta cambiando in meglio. Un comparto tradizionalmente considerato maschile vede, infatti, crescere la presenza e il ruolo delle donne, sia in ambito lavorativo che formativo. Secondo i dati di Unioncamere, nel 2022 le imprese femminili nel comparto della meccatronica e della meccanica di precisione sono aumentate del 6,4% rispetto all'anno precedente, un segnale incoraggiante di come le donne stiano progressivamente abbattendo stereotipi e barriere in questo settore.

Eppure, nonostante le donne rappresentino oggi il 20% della forza lavoro nell'industria meccanica, permangono disparità in termini di accesso alle opportunità, di retribuzione e di carriera. Basti pensare che solo il 16% dei ruoli manageriali in questo comparto è ricoperto da donne.

Per colmare il gap, è fondamentale promuovere l'accesso delle giovani a percorsi di studio e di formazione in ambito STEM. Purtroppo, ancora oggi solo il 24% delle studentesse sceglie facoltà tecnico-scientifiche, anche a causa di pregiudizi culturali.

La buona notizia è che le opportunità per le giovani interessate a intraprendere una carriera nel settore meccanico e diventare le nuove donne meccaniche non mancano. Dalle scuole superiori ai corsi di laurea, dalle academy aziendali ai percorsi di riqualificazione professionale, sono tante le iniziative per avvicinare le giovani donne a questo mondo e fornire tutte le competenze necessarie per affermarsi.

In questo articolo, scopriamo quali sono i percorsi formativi e le opportunità per le donne di conquistare il mondo della meccanica. Parliamo delle sfide da affrontare in un settore ancora a prevalenza maschile e di come superarle, grazie a role model positivi e a una nuova cultura inclusiva.

Perché sta alle donne di oggi costruire un futuro della meccanica più rosa, abbattendo gli stereotipi e valorizzando il proprio talento.

Come diventare meccanico: i percorsi di studio

Per intraprendere la professione di meccanico, bisogna seguire un percorso che fornisca le competenze tecniche necessarie. Il primo passo è scegliere un indirizzo di studi superiori in ambito meccanico, come il corso di "Meccanica, meccatronica ed energia" offerto dagli istituti tecnici che in 5 anni fornisce conoscenze approfondite su macchine, dispositivi, materiali e processi produttivi, preparando ad affrontare il mondo del lavoro.

In alternativa ci sono i corsi di formazione lavoro, spesso organizzati a livello regionale con fondi erogati dalla Comunità Europea, che consentono di ottenere un Certificato di qualifica professionale in tempi più brevi, solitamente due o tre anni. Sono percorsi che privilegiano l'aspetto pratico, alternando lezioni in aula a esperienze di tirocinio presso officine e aziende del settore.

Per chi punta a una specializzazione più avanzata, il passo successivo può essere l'iscrizione a un corso di laurea in Ingegneria meccanica. Le università offrono sia corsi triennali che magistrali, con la possibilità di approfondire tematiche specifiche come la progettazione, l'automazione industriale, l'energia e la meccatronica. Una formazione ingegneristica apre le porte a ruoli di responsabilità e all'innovazione tecnologica nel campo della meccanica.

Qualunque sia il percorso e il corso di formazione meccanico scelto, è importante affiancare solide basi teoriche all’esperienza pratica. Molte scuole e corsi prevedono attività di laboratorio e stage in azienda, che servono a prendere confidenza con strumenti, macchinari e metodologie di lavoro. Diventare meccanico, donna o uomo che sia, richiede passione, impegno e dedizione, e offre interessanti opportunità professionali.

Prospettive occupazionali

Il settore della meccanica offre interessanti opportunità di lavoro per le donne, sia per profili tecnici che manageriali. Controlla le posizioni aperte nelle aziende partner di Women4, il progetto di Gi Group che aiuta le donne nella ricerca di un impiego, dando visibilità a quei settori dove ci sono le maggiori opportunità di carriera. Nel campo della meccanica, le figure più richieste dal mercato troviamo progettiste e progettisti meccanici, ingegnere e ingegneri di produzione e di processo con competenze in meccatronica e robotica industriale, e figure tecniche specializzate, come manutentrici e manutentori elettromeccanici, operatrici e operatori CNC. Tutti profili fondamentali per garantire la qualità e l'efficienza degli impianti.

Oltre alle competenze tecniche, per emergere in questo settore sono sempre più importanti le cosiddette Soft skill, ovvero le abilità trasversali come la capacità di lavorare in team, di problem solving, di comunicazione e di leadership. Le aziende ricercano persone flessibili, donne meccaniche proattive e orientate al miglioramento continuo. Per le donne che vogliono intraprendere una carriera nel settore meccanico è importante anche fare network e trovare occasioni di confronto. Partecipare ad associazioni e iniziative dedicate alle donne che lavorano nell'industria serve a condividere esperienze, fare mentoring e promuovere una cultura più inclusiva in un settore ancora a prevalenza maschile.

Donne meccaniche: sfide e opportunità

I progressi degli ultimi anni ci sono stati e sempre più realtà aziendali e associazioni stanno lavorando per costruire realtà inclusive, scardinare l'idea che quello del meccanico sia un "lavoro da uomini" e per valorizzare le competenze femminili e incoraggiare le giovani donne a intraprendere una carriera in questo settore. Siemens, per esempio, ha promosso un progetto di formazione femminile nel settore della meccanica per offrire competenze tecniche avanzate e aprire l’accesso in settori storicamente dominati dagli uomini.

Le difficoltà che si devono superare non sempre sono legate al mondo esterno e agli stereotipi sulla femminilità. L’ostacolo grosso sono i retaggi culturali così profondi che spesso le donne stesse finiscono per auto-sabotarsi: non si sentono all’altezza, non si sentono in condizione di poter chiedere quello che vogliono.

Per fortuna non mancano esempi di donne meccaniche che hanno raggiunto il successo nel settore dell'automotive e nella meccanica, diventando modelli di riferimento per le nuove generazioni di donne meccaniche. Come Danica Patrick, pilota americana di auto da corsa, che con i suoi successi in pista ha dimostrato come velocità e talento non abbiano genere o come Patrice Banks che in Pennsylvania ha fondato la "Girls Auto Clinic", un'autofficina gestita interamente da donne.

Ruoli apicali per le donne con formazione meccanica

Nonostante il settore meccanico sia tradizionalmente dominato dagli uomini, si sta assistendo anche a una crescente presenza femminile anche in ruoli apicali e di leadership. Aumentano le donne che ricoprono posizioni di responsabilità in aziende meccaniche e metalmeccaniche. Un esempio è Parvin Afsar, 33 anni e una Laurea in ingegneria industriale, alla guida di Sitindustrie Valvometal, impresa italiana specializzata nella produzione di valvole tailor-made per impianti energetici.

Nel settore automotive, come non ricordare Mary Barra, ingegnere a capo del colosso General Motors. Ma ci sono anche Laura Citossi, amministratrice delegata di Aussafer Group; Indira Fabbro, presidente di HPG Srl; Alessandra Sangoi, amministratrice delegata di Sangoi Group; Elide Masutti, imprenditrice di Intermek Srl; Sabrina Strolego, CEO di Ergolines Lab Srl, solo per citarne alcune.

Per favorire l'accesso delle donne a ruoli di leadership nel settore meccanico, servono politiche aziendali inclusive, che promuovano la parità di genere e valorizzino il talento femminile. Le donne possono portare un valore aggiunto nei ruoli di leadership, grazie a caratteristiche come l'attenzione alle relazioni, la capacità di responsabilizzare e motivare i collaboratori. Un modello di leadership più "femminile", basato su fiducia e responsabilità diffusa, può essere la chiave per gestire la crescente complessità del business.

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